La melanonichia è una patologia caratterizzata dalla colorazione bruno nerastra totale (molto rara) o longitudinale della lamina unguale.
La melanonichia longitudinale, condizione normale nei ceppi etnici pigmentati (stime parlano di un 100% di incidenza nella popolazione dei neri d’ America e di un 11% in quella giapponese, mentre, nell’individuo adulto bianco è un evento eccezionale), può essere facilmente confusa con un melanoma subungueale ai primi stadi ed è perciò una manifestazione che desta molto interesse in campo dermatologico.
Di fatto il melanoma subungueale rappresenta il 2-3 % dei melanomi riscontrati nei soggetti di razza bianca e ben il 15-20 % in quelli osservati nei pazienti di razza nera, perciò è opportuno essere a conoscenza delle manifestazioni che, in assenza di fattori eziologici evidenti, possono essere considerate sospette per melanoma.
Le più comuni sono:
La visita ad un paziente affetto da melanonichia deve quindi essere accurata, corredata di un’approfondita anamnesi e di un’ attento esame obiettivo delle unghie di mani e piedi, della cute del corpo e delle mucose visibili attraverso l’utilizzo di differenti metodi diagnostici.
La dermoscopia, nelle forme di recente insorgenza, molto utile per evidenziare un eventuale accumulo ematico può essere seguita da una eventuale biopsia della matrice ungueale (MU) che si esegue con metodologia escissionale, a shave, con una punch oppure con una curette.
Durante l’osservazione del paziente è utile inoltre: indagare sull’eventuale assunzione di farmaci (azitromicina, minociclina, idrossiurea, antimalarici e antiblastici possono essere associati allo sviluppo di melanonichia) e valutare la possibile presenza di polipi gastrointestinali (Sindrome di Peutz- Jeghers) o di pigmentazione della mucosa orale (Sindrome di Laugier- Hunziker).
Il riscontro di una melanonichia longitudinale (ML) in accrescimento che interessa una sola unghia deve sempre far sospettare un melanoma; se l’interessamento riguarda più unghie potrebbe trattarsi di una pigmentazione razziale o causata da farmaci.
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