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Onicomicosi

L’onicomicosi è la patologia ungueale che genera più disagi nei pazienti che ne sono affetti ed è probabilmente anche la patologia ungueale sulla quale maggiormente si investiga.

Ha una prevalenza del 3-9%  sulla popolazione generale e, secondo gli studi disponibili, sebbene non sia considerata una malattia pericolosa, non può essere trattata semplicemente come un problema estetico.

Può localizzarsi superficialmente all’unghia, ai tessuti subungeali e diffondersi anche nell’unghia, fino ad invadere la matrice. Nelle onicomicosi si osserva uno scollamento dell’unghia dal letto ungueale (onicolisi) ed una ipercheratosi reattiva subungueale con ispessimento della lamina.

Nella lamina ungueale si osservano canali e ampie lacune fino all’onicomalacia. La malattia ha di solito una lunga durata e, anche se viene introdotta una terapia antifungina appropriata, la maggior parte dei pazienti accusa  dolore e problemi significativi nell’ indossare le calzature.

A causa del suo decorso cronico, della difficoltà nel raggiungere la guarigione completa e delle modificazioni visibili che provoca sulla lamina ungueale,  l’onicomicosi ha una notevole influenza sulla quotidianeità dei pazienti.

Le onicomicosi possono essere causate da dermatofiti, da muffe e da lieviti  dipendentemente dall’area geografica e dalle diverse condizioni climatiche.

Si possono classificare in 5 differenti forme cliniche:

 

  • onicomicosi subungueale distolaterale (OSDL)
  • onicomicosi subungueale prossimale (OSP)
  • onicomicosi bianca superficiale (OBS)
  • onicomicosi endonix (OE)
  • onicomicosi distrofica totale (ODT)